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A Sciambere della Primula Russa che scende in Campo (nell'Elba)

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : mercoledì, 23 febbraio 2005

Caro Sergio, il Professore riesce, quando interviene, a farci riflettere (per quanto ci è possibile), e dice cose che si possono condividere, come si possono condividere le cose di buon senso. Ma c’è qualcosa che non ci convince. Come mai, ci chiediamo, una persona così non è contesa dai partiti, non siede in nessun consiglio comunale, provinciale, regionale, di amministrazione di enti e via dicendo, e anzi (a quel che si dice) di dove è stato l’hanno benevolmente messo fòri? Perché la sua disponibilità di partecipazione è costretta a realizzarsi in pregevoli esercizi di scrittura, insomma un po’ come noi, anonimi e confinati nei “luoghi comuni e nelle massime di buon senso”, come amabilmente il medesimo giudica la nostra guerriglia? Misteri della democrazia. Come un mistero della democrazia è il risultato delle primarie campasi di cui parla il ‘collega’ Tiro Fisso (speriamo che non si offenda per la colleganza): non tanto per il risultato bulgaro del voto che fa immaginare una conversione di massa di quel popolo, o semplicemente il ridestarsi di una consapevolezza antica (dopo un ventennio di Landi, “l’ansia di un cuor che indocile/serve pensando al regno” ereditata dal passaggio veloce di Napoleone: ci perdoni, Professore, ma noi non si va più il là del Manzoni); quanto piuttosto per l’assenza di motivazione che accompagna quel voto: puro tributo di fede, senza alcun prevedibile “ritorno”. Il vincitore, infatti, il trionfante deputato regionale Manciulli, è uomo colto e buon oratore, ma non ci è mai capitato di sentire di benefici operati o anche di una sua attenzione particolare per Campo nell’Elba, ed è giusto così: è deputato regionale, non “padrino” dei campesi o di qualcun altro. Per questo ci pare improprio, per chi lavora politicamente a Campo, l’uso ripetuto dell’espressione “capobastone”, che richiama tipologie sociali diverse. Preferiremmo che fosse usata un’espressione più appropriata, che so, “pastore”, nel senso di vescovo, che nutre i fedeli e li guida sulla retta strada. E in questo senso le oscillazioni elettorali vanno ricondotte più a una pedagogia della riflessione che deve operare caso per caso le scelte migliori in purezza di cuore, senza seguire acriticamente indicazioni esterne alla propria “Chiesa”, che è più grande di questo o quel partito. Sarebbe bene che Tiro Fisso considerasse la progressione dei consensi negli ultimi anni più che la loro omogeneità: che un popolo di destra voti progressivamente a sinistra non può che essere frutto di una paziente persuasione, in una lunga marcia verso la cultura, il progresso e la giustizia. Non è un caso che nei bar campesi e delle Frazioni sia tutto un dibattere di sistemi economici, di politiche ambientali, di sociologia del disagio, di libertà e democrazia. Se questo avviene nel nome di Manciulli non può essere che bene: sarà un’altra perla che il deputato regionale potrà mettere nel diadema dei suoi meriti. In attesa che la “lunga marcia” sfondi anche verso Marciana, Marciana Marina, Portoferraio, Capoliveri, Porto Azzurro, le lontane Rio: e che l’Elba, nuova Cuba senza dittatori, raccolga e tenga alta la bandiera del Comunismo dei giusti. Amen.


Primula Rossa Fiori Piante

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