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CM, ancora incerto il futuro del personale dei Servizio Idrico

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : mercoledì, 23 febbraio 2005

La patata bollente del futuro del personale della Comunità Montana è stata affrontata nella mattina di martedì in un incontro tra l’assessore Maria Grazia Mazzei ed i rappresentanti dei sindacati. Due le questioni sul tavolo: il trasferimento ad ASA dei dipendenti del settore idrico, in stato di agitazione da diversi giorni, e il nuovo modello organizzativo del personale che invece rimarrà alle dipendenze dell’Ente, una quindicina di persone. “Premesso che il passaggio ad ASA era obbligatorio – spiega Maria Grazia Mazzei - la CM avrebbe voluto fare di più per permettere ai 30 lavoratori del settore idrico di esercitare in pieno il diritto di opzione e decidere se rimanere all’ente o passare al consorzio idrico. Ma dobbiamo fare i conti con le limitatissime risorse e con la disastrosa eredità lasciata dalle passate amministrazioni. Abbiamo trattenuto – spiega la Mazzei – soltanto 1 dei 30 lavoratori, il ragioniere capo. Abbiamo però sentito i Comuni se possono assorbire parte dei dipendenti. Ad oggi abbiamo avuto risposta soltanto da Porto Azzurro che ha due posti disponibili. Gli altri comuni non ci hanno ancora fornito una risposta. La Comunità Montana – prosegue l’assessore – può contare su un entrata di 300.000 euro l’anno, oltre ai fondi regionali che servono però per le spese di forestazione. E’ una somma molto limitata che costringe l’ente a lavorare con personale ridotto.” Preoccupazione da parte dei sindacati per questa situazione di incertezza. I dipendenti del settore idrico, che si trovano nella situazione giuridica cosiddetta “di comando” all’ASA entro il 31 marzo sapranno però quale sarà il loro destino. Alcuni sindacati, tra cui la CGIL, non temono lo spauracchio del trasferimento, sebbene questo sia contemplato nel contratto nazionale della Federgasacqua. L’organico previsto per il territorio elbano è di 30 unità, considerando anche alcuni prossimi pensionamenti, non si verificherebbe la necessità di smaltire gli esuberi in continente. L’incertezza casomai deriverebbe dalla nuova comparazione dei contratti. La partita prevede nuovi incontri nei primi giorni di marzo. I sindacati avrebbero chiesto un’ulteriore proroga oltre il 31 marzo. L’assessore Mazzei al contrario si augura che la situazione venga definita al più presto, per porre fine a questo stato di incertezza.


alessi mazzei comunità montana

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