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A Sciambere della Forcella o del Vinci-Perdi

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : martedì, 22 febbraio 2005

Da antichi artiglieri ricordiamo il concetto di "fare forcella", volgarizzando e semplificando: cercare di mettere una cannonata davanti ed una dietro il bersaglio per essere sicuri di centrarlo con il successivo tiro. E A Sciambere in questo numero è stato oggetto di forcella, stretto come sta tra il precedente scritto di Bruno Paternò e quello successivo di Tiro Fisso. Nel primo Paternò che è uomo della destra, lancia il suo paradosso: meno male che la destra ha perso le elezioni nel 2004 così la Regione ci considererà maggiormente di prima. Nel secondo uno dei Tiri Fissi (per restare in termini balistici) che ci pare ancor più di sinistra dei confratelli, si incazza perchè secondo lui troppi elettori della destra avrebbero votato per il candidato della sinistra alle primarie. Ed ancora Paternò fa i complimenti a Danilo Alessi che è decisamente dell'altra parrocchia, mentre la sinistra interna diessina sostiene a spada sguainata Manciulli, che a parer nostro, quando sente accenti troppo di sinistra, è immediatamente colpito da orticaria, rush cutaneo, tremori e abbondante sudorazione. Gli amanti del tressette ci capiranno quando diciamo che ci pare che qui in troppi stanno giocando a vinci-perdi, lo scozzo di carte a regole rovesciate. E poi un colpo avanti, uno dietro, forcella fatta, chissà cosa ci riserva il futuro.


cannone obice armi

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