Si è conclusa con una relazione presentata in Consiglio regionale l'attività d'indagine sull'urbanistica all'isola d'Elba, svolta dalla commissione Territorio e ambiente. Dopo una serie di incontri, audizioni e visite e dopo l'esame di documenti e osservazioni, la commissione, presieduta da Sirio Bussolotti, ha concluso che, da parte degli enti locali elbani, "si rileva una scarsa attenzione ad una visione complessiva del governo del territorio". "Risulterebbe dai dati emersi e dalle opinioni espresse principalmente dalla società civile - si legge nella relazione finale - che in questi anni gli enti locali dell'isola d'Elba abbiano privilegiato lo sfruttamento delle risorse particolari del proprio territorio, piuttosto che considerare quest'ultimo attraverso una visione unitaria. Il ricorso generalizzato alla variante, strumento urbanistico che incide solo su aspetti e porzioni specifici del territorio, ne è un chiaro esempio". Secondo le valutazioni della commissione, invece, per uno sviluppo di qualità servirebbe "una visione d'insieme che riguardi sia la pianificazione urbanistica che le altre politiche di settore, come le politiche ambientali, della mobilità, della gestione delle acque". Integrazione fra i settori, dunque, ma anche integrazione fra i diversi territori e maggiore coordinamento: perché il governo del territorio implica anche "una collaborazione stretta e la massima chiarezza tra i vari livelli istituzionali". L'indagine conoscitiva ha impegnato la commissione per oltre un anno. L'ampia documentazione raccolta ha riguardato in particolare, oltre ai dati demografici di base, una ricognizione degli strumenti urbanistici dei Comuni ed informazioni da varie fonti su turismo, disciplina della fascia costiera, equilibrio idrogeologico, sicurezza del territorio, gestione dei rifiuti e del ciclo delle acque, trasporti, infrastrutture, incendi.
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