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A Sciambere dell'esempio negativo

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : sabato, 19 febbraio 2005

Lo sforzo della TV di Stato riciclata e riconvertita a megafono berlusconiano è talvolta commovente nel tentare di dare un'immagine decente di Ciquito Bandana, e contrabbandarlo per uno statista di levatura internazionale, di grande popolarità all'estero. A sentire le cronache confezionate da taluni tappeti che ci costano più di un persiano del 700, e che qualcuno si ostina a definire giornalisti, il nostro godrebbe della stima non solo di Putin (un ex-comunista del KGB infinitamente più pericoloso di Bertinotti) che lo ha in simpatia per chiari problemi altimetrici (insieme, citando Nanni Moretti, "so' arti un cazzo e du' barattoli"), ma è anche osannato dal resto dell'orbe terracqueo (assessore no, i ciechi da un occhio non c'incastrano). Riportiamo per la gioia dei nostri lettori il testo di un breve articolo apparso due giorni fa su Repubblica: Svezia, la tv di Stato si fa lo spot "Non siamo come Berlusconi" ROMA - Per farsi pubblicità, e sottolineare la sua indipendenza e obiettività, la televisione di stato svedese Svt usa l'immagine di Silvio Berlusconi. In un filmato breve, che va in onda in questi giorni e si può vedere anche sul sito dell'emittente svt.se/svt/jsp/Crosslink.jsp?d=28862 sfilano alcune riprese di Berlusconi che saluta la folla o che appare su decine di video contemporaneamente. Il sottofondo musicale è il mandolino tipico della peggiore iconografia dell'italietta, con le note ovvie di "O sole mio". Ad accompagnare le immagini una serie di scritte: "In Italia, il 90 per cento dei mass media è in mano a Silvio Berlusconi", "Dopo intensiva campagna elettorale (grazie ai propri mezzi di comunicazione) vince le elezioni" ", "Ora è anche presidente del consiglio" e per finire: "Svt: noi siamo una televisione libera". Ecco dove ci ha condotto quest'ometto, a fungere da esempio negativo per il resto d'Europa. E speriamo che la cosa si fermi in Svezia, non vorremmo sentire un candidato al parlamento neozelandese precisare in campagna elettorale che lui con Borghezio e la Lega non ha niente a che spartire, o un premier socialista di un qualsiasi paese di un diverso continente che Cicchitto non lo ha mai conosciuto. A rifletterci si capisce anche perchè, quando andiamo all'estero, è così facile, qualificatici per italiani, vedere crescerci intorno il buonumore, noi pensiamo che ci sorridano per simpatia, in realtà si sganasciano dalle risate pensando a come siamo conciati.


berlusconi putin

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