Gentilissimo Direttore Siamo di nuovo ha chiedere la sua ospitalità nelle pagine del suo giornale. Ormai sono passati due mesi esatti dall’evento calamitoso (a nostro giudizio aiutato dalla messa in opera di una struttura in legno mal assicurata e inadeguata allo scopo per il quale era stata costruita) che ha provocato l’allagamento di numerosi locali sia abitativi che commerciali nella nostra frazione, Bagnaia. Purtroppo nonostante le nostre lamentele e richieste, anche a mezzo di comunicati alla stampa non abbiamo saputo niente perquanto riguarda le possibilità di avere dei risarcimenti dagli organi competenti, e quello che ha noi pare più grave non è stato ripulito il fosso che dopo tali eventi si presenta in uno stato di totale abbandono, nel letto del quale vi si trovano resti della inondazione del 17\12\2004 residui di parti metalliche e di legnami che sicuramente se il torrente venisse di nuovo invaso dalle acque provocherebbero danni simili a quelli di dicembre scorso. Noi come cittadini di Bagnaia residenti nel comune di Rio Nell’Elba ci siamo anche rivolti alla minoranza che amministra il nostro comune anzi per correttezza sono stati i consiglieri di minoranza che si sono interessati al nostro problema e sin da adesso ringraziamo, anche se il parere dell’Illuminato consigliere Triscali ci ha considerato degli stolti paragonandoci ai poveri clienti di Wanda Marchi e quello che più ci sorprende da dei giudizi sui danni da noi subiti senza essere venuto a visionare lo stato delle cose. Si è soffermato sull’aggettivo devastante che a suo dire sarebbe esagerato perché ci paragonerebbe agli sfortunati profughi dello tsunami ora noi non crediamo che sia stato opportuno questo paragone ma se al Consigliere (sig.Diplomato Triscari e Assessore alla Comunità Montana) non gli sembra una cosa devastante avere un metro di acqua e fango in casa, dover ricorrere ai Vigili del Fuoco per poter mettere in salvo una signora anziana ed inferma e dover gettare tutti gli oggetti che erano nella casa e dobbiamo pensare sia ai danni materiali che a quelli morali, perché insieme ai mobili agli elettrodomestici sono andati distrutti tutti i ricordi che come ognuno di noi conservavano nella loro casa . Forse era meglio se prima di scrivere su quello che è successo a noi in quella tragica notte veniva di persona a parlare con i cittadini che a tutt’oggi non hanno avuto risposte dall’ONCOLOGO e si sono aggrappati all’illusione di quello che gli veniva offerto da una parte del Consiglio Comunale che democraticamente e nel pieno rispetto dei diritti e dei doveri che la legge elettorale gli riconosce ci mettevano a disposizione. Il nostro grido di aiuto riguarda anche i danni che una mareggiata avvenuta esattamente due giorni dopo l’inondazione a provocato al pontile comunale distruggendolo per almeno il 60 % ricordando ai nostri specialisti in malattie tumorali che trà meno di un mese si apre la stagione turistica e il pontile,l’arredo urbano,la valle nello stato in cui versa , e la spiaggia sono gli strumenti necessari per salvare quel poco che resta del patrimonio turistico esistente. Grazie dell’ospitalità. Bagnatesi Incazzati. Cecchini Francesco,Talenti Adriana,Pettinario Vincenzo,Cecchini Simone,Werner Vermain,Paolini Carla PS: Nella foto che inviamo a corredo dell'articolo scattata subito dopo l'alluvione si notano alcuni operai della stessa ditta che aveva posizionato i tronchi della "diga dei castori" tagliare lo stesso legname che era stato trascinato in mare dalla piena ......
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