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A Sciambere Primulato e Canaglia

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : giovedì, 17 febbraio 2005

Caro Sergio, bravo! Complimenti! Il mestiere è mestiere. Sarebbe stata davvero la goccia che faceva traboccare il vaso, e un coro di duemilaquattrocentonovanta lettori (2500 meno Marchetti, Coluccia, Milena, te e i magnifici 6) avrebbe gridato alto: “ORA AVETE ROTTO I COGLIONI”. Perché vedi, visto che san Pietroburgo e la nostra mamma ci hanno fatto la grazia di farci nascere comunisti, e quella non minore di non averci mai fatto prende’ tessere lasciando a chi aveva la vocazione (direbbe la Moratti, Dio la riposi nella sua gloria) la gatta a pelare del partito; visto che, a prezzo della solitudine cui ci obbliga la clandestinità, s’ha il privilegio di non dover stare a sentire tutti ma proprio tutti; visto che il non dover stare dentro ci permette di guarda’ meglio fòri; di mozioni, tesi, correnti, congressi e via ci pare d’averne sentito parlare già abbastanza, e ci garberebbe si passasse a argomenti un po’ più vivi. Per esempio: tutta l’incertezza sulla guerra in Irak (si va, si resta, si rifinanzia) è roba da matti; così il demente continua a dire “Visto, che s’aveva ragione noi! Visto, che aveva ragione Bush! Visto, che s’è portata la democrazia, se no c’era sempre Saddam!”, senza nessuno che gli risponda che agli irakeni la democrazia che gli s’è portata noi gli è costata centomila morti, e centomila miliardi di distruzioni: come e peggio di Saddam, che gli s’era regalato noi anche lui (per la verità n’ha parlato Mussi al Congresso; ma di questa che era la cosa più importante di tutte a Coluccia e a Marchetti si vede gliene importa poco). Che l’ambiente vada in cerca di piaceri prezzolati si recita come una litania, ma poi si continua a fare poco o nulla per impostare e promuovere delle strategie di contenimento dei disastri che ogni giorno produciamo. Anche qui da noi. Che strati larghi della popolazione di questa Nazione viaggino celermente e allegramente verso la povertà materiale, dopo esser già da tempo arrivati alla povertà culturale e mentale, è dramma di tutta evidenza: come c’entra, però, col dibattito dei DS? O meglio, siamo sicuri che il consociativismo strisciante o galoppante che si manifesta sempre meno pudicamente nei nostri Enti Locali di maggior grado (e che taluni zelanti figli del partito forse non disdegnerebbero di vedere anche qui), sia la strada migliore per venirne a capo. E il disagio delle giovani generazioni potrà mai essere affrontato, per non dire risolto, da persone di ottima volontà che però continuano a parlare di cose che più lontane di così dai giovani non potrebbero essere (“gestione unitaria”, “triciclio”, “SDI”, “elbanità”, “modernità”, ecc.): se uno ha meno di trent’anni ci piglia per marziani, o per dinosauri. Compagni, moviamoci! E parliamo di cose da fare, no di nomenklature. Se no si mòre davvero tutti berlusconiani, come Bondi. E allora “era meglio morire da piccoli…”. Ma ora non si vorrebbe esse’ noi a far dire ai lettori quella frase colorita con cui chiudevi il tuo “A sciambere”. Così si pianta qui.


Primula Rossa Fiori Piante

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