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A Sciambere della filippinica

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : mercoledì, 16 febbraio 2005

L'ultima volta che ci azzardammo a prendere bonariamente per le mele Giancarlo, dopo aver preso ferocemente per il culo una serie di potenti di tutti gli schieramenti (nostro ben compreso) e financo noi stessi, successe un mezzo casino, e forse fu il rispetto che si deve agli anziani che fece soprassedere Tatiana da darci di mano. Ce ne dissero di pelle e di becco. Poi per fortuna ci spiegammo e non ci risulta di aver avuto altro momento di frizione con l'ESF con la mia amica Tati, Biancotti, Rocco Basso etc. Ci siamo sorpresi non poco a leggere sul forum di Fabrizio una filippica (o sarebbe meglio dire una "filippinica" visto che il bersaglio principale è Rifondazione) di vago sapor solipsista ("avanti avanti .. sol io procomberò!") che in un passaggio recita: "Gli unici che battagliarono per dare dei contenuti ad un programma che avesse basi più politico-filosofiche e meno forcaiole, gli unici furono quelli (tra cui io) dell'ElbaSocialForum. Ci attirammo addosso le ire della maggior parte dei benpensanti di centrosinistra ed una campagna stampa (vedi Elbareport) tesa a screditare le personalità del movimento". Tentiamo un'esegesi giancarliana: Elbareport avrebbe orchestrato una campagna di stampa contro l'ESF per difendere una visione forcaiola dello scontro contro chi (lui) proponeva un programma più politico e filosofico. Ora tenuto, conto che, sia chi dirige, sia chi comanda in seconda Elbareport ha fatto ha scelto per un periodo della sua vita di lavorare in carcere, la dovrebbe dire lunga sulle inclinazioni forcaiole del giornale, ma passi, e chiediamoci: quali sarebbero state le esclusive politiche (nonchè filosofiche) che come il Verbo dovevano essere, ci pare acriticamente, assunte da tutti gli altri soggetti ben compresi quelli dell'ESF che non erano d'accordo col proponente? E infine, perchè avremmo dovuto partecipare ad una campagna di stampa contro Diversi? Ciò colliderebbe in tre distinti modi con la realtà e con la logica: A) noi non partecipiamo a "campagne di stampa" a meno che non si tratti di cose grosse ed assai serie: La Pace, la Libertà di Stampa, la Legalità, la Difera dell'Ambiente ad esempio; B) anche nel caso che avessimo voluto recedere da questo principio per quale ragione avremmo dovuto attaccare un movimento dopo essere stato l'organo di informazione che aveva più puntato sul ruolo dei movimenti per il rinnovamento della politica. C) Perchè avremmo dovuto orchestrare addirittura una campagna per screditare una persona a cui vogliamo bene (sinceramente), e che ha un sacco di pregi, ma che somiglia ad un "animale politico" come un papero ad una trebbiatrice, e che quindi con i suoi interventi riesce eccellentemente a screditarsi da solo? Torniamo a bomba: impariamo un po' tutti a sopportare il dileggio degli altri ed impariamo ogni tanto a prenderci un po' in giro come antidoto al prendersi sempre e comunque troppo sul serio, che porta verso derive pericolosissime.


tatiana paolini

tatiana paolini