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A Sciambere dell'autocritica

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : martedì, 15 febbraio 2005

Le voila, a tempo di record, around midnight siamo giunti al ventesimo o ventunesimo titolo all'A Sciambere che dovrebbe suggellare un faticosissimo giornale duro tanto per noi quanto per quei masochisti (giuriamo di averne conosciuti) che se lo leggeranno dalla prima all'ultima riga. Un numero che però lasceremo volutamente incompiuto. Ci spieghiamo così chiaramente che capirà perfino l'assessore. Nell'ampia sezione dedicata al dibattito interno ed intorno ai DS era doveroso che riprendessimo la parola per rispondere alle contestazioni di Marchetti (tanto per portarci sul 3 - 3), tanto più che degli spunti (in teatro si direbbe "porgere la battuta") ce li aveva forniti pure Coluccia con la sua sintetica trattazione dello scibile della sinistra umana. Avevamo inoltre l'occasione per sottolineare quali parti della lettera dei "magnifici sei" del correntone condividevamo e quali no, per approdare ad una esegesi mussiana un po' diversa dal Coluccia, alla fine della quale non avremmo trascurato di ricordare di aver avuto una discussione tesa, al limite del litigio, con Fabio Mussi; era il 1988 e sostenevamo (che idea balzana!) che il PSI fosse un gigantesco comitato d'affari con cui era meglio non avere troppo a che spartire. E poi c'era pure qualcosa da dire su quello che Milena aveva scritto, e insomma mano mano che sistemavamo il giornale, il pezzo ci si componeva in testa sempre più lucido, fluente e concatenato. Solo che quando ci siamo apprestati a metterlo giù, la nostra natura di cacadubbi ha avuto il sopravvento e ci siamo domandati se quella non corresse il rischio di essere la goccia che faceva traboccare il vaso, quella che avrebbe fatto esclamare anche ad uno solo dei 2500 lettori quotidiani di Elbareport condotto per mano sul sentiero labirintico del parlare dei DS ai DS sui DS: "ORA AVETE ROTTO I COGLIONI!!" e ci siamo contenuti