Il "Grazie" dei detenuti di Porto Azzurro
Scritto da : Elena MaestriniPubblicato in data : domenica, 13 febbraio 2005
Una rappresentazione ironica e divertente, tratta da “Grazie” di Daniel Pennac, quella portata in scena nel teatrino del carcere di Porto Azzurro, nell’ambito delle attività di animazione del Corso biblico promosso dalla Caritas. Un cast misto, con l’attore piombinese Roberto Marini a reggere il filo del monologo, accompagnato da 9 detenuti che hanno introdotto la pièce ed hanno rappresentato la fantomatica giuria alla quale si rivolgevano gli affilati “grazie” del protagonista. E’ Cinzia Bartalini della Caritas di Piombino e volontaria dell’Associazione Dialogo ad aver sperimentato questa forma aperta di recitazione, facendo interagire l’interno del carcere con l’esterno. “Ho fatto una riduzione del lungo monologo, mi è sembrato un testo che avesse delle analogie con il carcere. Spesso si banalizza tutto, si formalizza tutto, si vive dentro gli schemi, ironizzarci sopra significa sentirsi più vicini, più autentici.” Tra il pubblico, una cinquantina di persone, sedevano detenuti, volontari, operatori carcerari, insegnanti. Presenti, tra gli altri, l’educatore del carcere Domenico Zottola e l’assessore alle politiche culturali del comune di Portoferraio Nunzio Marotti. Nell’ambito delle attività del Corso biblico i detenuti hanno la possibilità, con l’aiuto del biblista Bruno Pistocchi, di approfondire la lettura dei Salmi e di rielaborare testi vari. Alla fine di giugno dovrebbe esserci la rappresentazione del “Mistero della Gioia”. Il monologo andato in scena nel pomeriggio di sabato 12 febbraio ha ottenuto il permesso di essere registrato attraverso una telecamera ed andrà a costituire un capitolo di un filmato sull’universo carcerario che sarà realizzato nell’ambito di un progetto, diretto dal Prof. Zampacchia, della Facoltà di Scienze Politiche di Pisa. “Mi pare un esperimento riuscito – dichiara Cinzia Bartalini – anche i ragazzi erano molto soddisfatti del lavoro svolto”.
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