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Controcopertina: Lorenzo Marchetti LA SINISTRA CHE UNISCE

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : sabato, 12 febbraio 2005

LA SINISTRA CHE UNISCE - In occasione del 3° congresso nazionale dei DS ho votato, ma non aderito, alla mozione Fassino. Ho inteso questo mio voto come una scelta individuale alla quale non ho voluto coinvolgere altri compagni, tant’è che non ho cercato sostegni e tanto meno sono andato nelle sezioni a fare propaganda. Tenni lo stesso comportamento anche in occasione del precedente congresso. Oggi, però, devo riconoscere di aver peccato d’ingenuità. Dovevo capire, infatti, che qui all’Elba le cose non sarebbero andate più come nei passati congressi quando le mozioni erano sciolte il giorno dopo la chiusura delle assise nazionali. Le prime avvisaglie si ebbero nel febbraio dello scorso anno quando, alcuni compagni dell’ex correntone, crearono una struttura parallela a quella del partito con tanto di Ufficio di segreteria coordinato da Mario Giannullo. Oggi quei compagni, forti dei voti ottenuti nelle assemblee locali, hanno già deciso l’andamento del congresso (che si terrà solo fra qualche mese!) tracciando i futuri organigrammi e stabilendo il nome del futuro segretario dell’Unione intercomunale, e tutto questo a prescindere da quale “idea di Isola” i DS dell’Elba decideranno di darsi. A questo punto ritengo che non si possa fare altro che offrire una sponda a tutti coloro che vogliono in ogni caso partecipare laboriosamente alla vita di questo partito. Cioè a tutte quelle compagne e compagni che vogliono fare, ma anche contare, che, in definitiva, vogliono contribuire alla costruzione della “nuova Elba” e trasmettere ai lavoratori, ai giovani disoccupati o precari, ai cittadini e alle imprese nuove speranze e nuove certezze. Ecco perché ho deciso di andare oltre il semplice voto, ma di aderire a pieno titolo alla mozione “la sinistra che unisce”. Questo significa impegnarmi in prima persona, cioè partecipare attivamente alle iniziative che la mozione Fassino vorrà promuovere per il partito, per la federazione dell’ulivo, per l’alleanza di centrosinistra, in altre parole per offrire, anche agli elbani, l’opportunità di guardare al loro domani in modo certo e positivo. Lorenzo Marchetti (Direzione DS Isola d’Elba) Carissimo Lorenzo Se mi permetto di risponderti (come compagno e non già come direttore di questo giornale di tutti) lo faccio per stima personale, convinto che alle basi del tuo ragionamento ci sia la maturazione di una genuina posizione politica (che non condivido), e non l'opportunismo dei mi par numerosi saltafossi che si sono all'ultimo momento aggregati zompando sul carro di chi vince. Mi dispiace che dopo un periodo di "tentennamento" ti sia dato così "anema e core" sul fronte dei riformisti diessini, soprattutto perchè spessissimo i nostri giudizi e posizioni (spesso minoritari) all'interno del Partito avevano coinciso. Ti lamenti Lorenzo perchè da un anno a questa parte il cosidetto "correntone" ha preso ad organizzarsi e che prevedendo di essere la forza di maggioranza interna abbia iniziato a pensare agli "organigrammi" senza ragionare su un "progetto politico". Scusami Lorenzo ma dove sei stato negli ultimi 18 mesi? Non ti sei accorto che una operazione dello stesso segno (anzi con molto meno senso della democrazia e più arroganza) l'ha condotta all'Elba proprio quella frazione riformista verso la quale dispieghi le belle ali? A Portoferraio la Sinistra diessina (benchè conti il 40% degli iscritti) è stata calpestata solo per essersi opposta alla folle idea di un candidato sindaco (poco popolare lo ha sancito poi il voto) imposto da una raccolta di firme più che discutibile (per metodi e per inquietanti personaggi che si leggevano tra i supporter). A Portoferraio i riformisti si sono comportati per anni come se fossero un partito a sé stante all'interno del partito, non esitando a fare razzia di cariche (l'ultima composizione della lista è risultata particolarmente indicativa in tal senso (4 iscritti su 10 aderiscono alla sinistra ma in consiglio comunale a fronte di 7 eletti 1 soltanto (bella proporzione!) viene dalla sinistra. Tutto ciò Lorenzo in totale assenza di un'idea di governo di Portoferraio, perchè questi DS così attenti alle poltrone sono stati "costretti" a ritornare al tavolo delle trattative unitarie proprio dalla loro sinistra, e, capitolo ideee che ti è tanto caro, hanno partecipato alla stesura di un programma di governo riciclando un documento economico steso un paio d'anni prima (e dal 2001 all'autunno del 2003 qualcosa, forse, nell'economia era mutato). E taciamo per laica carità sui cambi di casacca al vertice che già mutarono l'indirizzo di una direzione (quella di cui fai parte) eletta dagli iscritti come di sinistra e risultata poi di destra guida. Tutto ciò premesso ti formalizzi Lorenzo che qualcuno, pronto al confronto interno alla democrazia non cerchi di blindare i "suoi valori" e perchè no i suoi rapporti di forza, per metterli a riparo da eventuali folgorazioni sulla Via di Damasco? Come dire che fino ad oggi quelli che dovrebbero essere gli emuli locali di una sinistra che unisce, hanno soprattutto pensato a dividere (peraltro sempre dividendo a loro favore) e se c'è chi si è comportato in maniera unitaria all'interno del centrosinistra questi sono stati proprio i compagni della sinistra della Quercia. Vabbè ti auguro buona fortuna sulla sponda di una federazione riformista che non mi convince nenanche un po', e sulle comuni sponde dell'UNIONE che mi convince moltissimo, perchè sono fiducioso che a far capo dalla più vasta alleanza di gente di sinistra e democratica, sui problemi, occorra ripartire per creare gli strumenti democratici che negli anni sostituiranno questi vecchi, stantii, ragnatelosi partiti.


marchetti lorenzo parco minerario

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