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Una discarica tra i palazzi

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : venerdì, 14 febbraio 2003

Una discarica in pieno centro cittadino, è ciò che sta emergendo dopo il sequestro penale dell’immobile ex-ATL in Via Carducci a Portoferraio. Dopo ripetuti sopralluoghi del Corpo Forestale dello Stato e ulteriori controlli da parte di tecnici specializzati sembra che siano state riscontrate effettive infrazioni soprattutto per la quantità del materiale giacente che, per la verità, balza agli occhi anche dell’ignaro passante che può osservare le montagne dei rifiuti riempire per metà l’intero volume del capannone. La grande costruzione paleoindustriale dell’ex-comprensorio Ilva, poi garage dismesso dall’ATL, era stata sigillata il 18 dicembre scorso dagli agenti della Forestale perché all’interno era stato rilevato un sospetto quantitativo di materiale inerte, troppo voluminoso per provenire soltanto dalla demolizione del muro perimetrale. In effetti, fatti due calcoli approssimativi, si andrebbe ben oltre il massimo consentito di circa 300 metri cubi in rapporto ai lavori di smantellamento del muro, in quanto, tenuto conto delle misure della struttura e risultando questa riempita per metà, si può ipotizzare un volume di materiale intorno ai 1500 mc. Il sospetto che il vetusto capannone sia stato usato come una vera e propria discarica si ha anche osservando la porta di ingresso all’interno del cortile, lato Viale Elba. L’apertura risulta infatti allargata, verosimilmente per consentire ai mezzi ribaltabili di liberarsi più facilmente del loro carico. Sarebbe stata quindi contestata alla società riminese che detiene la proprietà dell’immobile l’ipotesi di aver gestito una discarica, un reato di una certa gravità, non considerando ancora cosa in effetti sia stato conferito. Per stabilire infatti la qualità dei rifiuti contenuti sono necessarie ulteriori analisi, sebbene l’impressione è che non ci siano particolari sostanze che possano generare preoccupati allarmi per gli abitanti della zona. La scoperta di questa impropria discarica cittadina, insieme a tante altre microdiscariche rinvenute, ripropone però il problema irrisolto della eliminazione dei materiali inerti per i quali, al momento, dopo la chiusura dell’unica struttura di Rio Marina, esiste soltanto la possibilità del conferimento in continente, con costi evidentemente elevati. A tale proposito, nel pomeriggio del 14 febbraio, si è tenuta una riunione tra il Prefetto, la Provincia e i Sindaci elbani, per trovare una soluzione soddisfacente che metta d’accordo le esigenze di rispetto ambientale con quelle di un razionale trattamento dei rifiuti provenienti dalle attività di costruzione e manutenzione degli immobili.


capannone ex atl ingresso

capannone ex atl ingresso

capannone ex atl lato viacarducci

capannone ex atl lato viacarducci