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Controcopertina: Vi spiego chi veramente ha vinto in Iraq

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : martedì, 08 febbraio 2005

A quanto pare le strane elezioni in Iraq (seggi segreti fino all’ultimo e nessun osservatore internazionale a controllare la regolarità del voto) non le ha vinte il Cavalier Berlusconi, come avevano tentato di farci credere Emilio Fede, Vespa, giornalai e gazzettieri, e non le ha perse nemmeno il tremebondo Fassino. Risulta sempre più evidente che AN, CDU, Forza Italia e Lega Nord (che pure in passato non hanno disdegnato intrattenersi amabilmente con l’oggi vituperato dittatore Saddam Hussein) non hanno partecipato a quelle elezioni che infatti sono state vinte da una coalizione Sciita, così moderata da essere dominata da una forza che ha il simpatico nome di “Partito della Rivoluzione Islamica” (uguale a quello Iraniano di Khomeini, uno degli imperatori del male per gli USA) e da inglobare nelle sue fila come candidati, pare molto votati, i miliziani di Al Sadr, quelli che Berlusconi chiamava terroristi perchè sparavano addosso ad americani, inglesi e Italiani e che teoricamente avrebbero ancora sul capo una taglia messa da Bush: ora li potranno andare a conoscere e omaggiare direttamente in parlamento… Il listone Sciita comprendeva anche qualche comunista (che nelle zone sunnite del paese si sono presentati con una lista progressista che ha raccolto pochissimi voti), ma è soprattutto improntato alla creazione di una Repubblica Islamica sull’esempio di quella del vicino Iran, sulla Sharia che applica il Corano come legge dello Stato e sulla fine dei diritti di parità delle donne che esistevano sotto la dittatura, terribile ma laica, di Saddam. Quello che si prefigura è un Parlamento dominato da religiosi sciiti che hanno come ideologia un fascismo islamico per niente moderato e che teorizza la superiorità dell’islam su tutti gli infedeli. Secondo il Berlusca avrebbero vinto gli amici dell’Occidente, ma i collaborazionisti filo-americani, i partiti dell’attuale Governo, sarebbero intorno al 15 - 18% , un ben magro bottino per cantar vittoria, per questo il Premier Allawi ha chiesto subito alle truppe di occupazione di rimanere, con questo risultato potrà restare al potere solo se sostenuto dalle baionette degli occupanti. Al nord hanno invece vinto altri bei tipetti moderati: i due Partiti Kurdi che, dopo essersi sparati addosso per una trentina d’anni, si sono presentati uniti contro i nemici “arabi” . Gente fiera, sostenuti prima dall’Unione Sovietica in funzione antiturca ed antiraniana (e quindi considerati Comunisti dall’America e dagli inglesi che davano soldi ed armi a Saddam e allo Scià di Persia per farli fuori), poi da Khomeini contro Saddam Hussein e infine dagli USA in funzione antirakena ed antiraniana. Guerriglieri ferocissimi chiamati Pashmerga che hanno combattuto per più di 80 anni contro turchi, irakeni, iraniani e siriani, altro che moderati… Infatti questi moderati acclamati dal nostro governo chiedono una cosa moderatissima, anzi due: l’indipendenza del Kurdistan irakeno o la presidenza dell’Iraq ad un kurdo. L’indipendenza provocherebbe una guerra: Turchia e Iran hanno già preannunciato ufficialmente un’invasione del nord dell’Iraq se si verificasse tale ipotesi; la Presidenza di un kurdo renderebbe la già feroce resistenza dei Sunniti una rivolta generalizzata. Quindi, è certamente giusto che le elezioni le abbiano vinte gli sciiti, la maggioranza che è sempre stata oppressa dalla minoranza sunnita, e i kurdi che così vedono avvicinare il sogno dell’indipendenza, splendido per loro ma pericolosissimo per il mondo intero, ma di qui a dire, come fa il Cavaliere Mascarato, che l’Iraq, grazie naturalmente a lui, si avvia verso la democrazia ce ne corre. Chi ha vinto e sembra abbia la maggioranza assoluta, i partiti musulmani Sciiti, vuole fare quello per cui ha chiesto il voto: una Repubblica confessionale islamica come in Iran e questo passerà anche per una riduzione dei diritti e delle libertà per le minoranze, compresi i cristiani. Ma l’Iran, preso a modello “democratico” dai vincitori delle elezioni irakene, non è uno dei paesi dell’Asse del Male che l’America minaccia di bombardare e invadere un giorno si ed uno anche? Bush, Blair e Berlusconi ci hanno trascinato in questa guerra per dare il potere ai nipotini di Khomeini, così fra una decina d’anni, tanto per mantenere la tradizione e non perdere il vizio, li rinvadiamo perché hanno messo su un’altra dittatura islamica antioccidentale?


Iraq cittadini che festeggiano

Iraq cittadini che festeggiano