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Verdi: Parco, gestione fallimentare a 360 gradi

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : sabato, 05 febbraio 2005

Il Commissario Barbetti ha recentemente redatto il Bilancio preventivo 2005, atto rilevante nel quale vengono indicati i programmi che l'Ente Parco intende realizzare nell'anno 2005. Si tratta di un'ottima occasione per valutare da una parte quali interventi, tra quelli promessi, sono stati realizzati in quasi due anni e mezzo di commissariamento dall'altra la consistenza degli interventi previsti per il 2005. Purtroppo si deve rilevare che il bilancio della gestione commissariale risulta negativo: un numero risibile delle azioni programmate nel bilancio preventivo 2003 sono state realizzate; molti, invece, gli interventi previsti nel suddetto bilancio e non ancora attivati. Ne ricordiamo alcuni: l'esame coordinato degli strumenti urbanistici, il Regolamento del Parco, la modifica del perimetro dell'Area Protetta, la casa del parco di Pianosa, il progetto di valorizzazione dell'Isola di Pianosa, gli interventi nelle isole minori, la realizzazione della sede del Parco, la rifunzionalizzazione dell' ex Tonnara dell'Enfola, l'adeguamento della cartellonistica, il centro di monitoraggio ambientale ed il risanamento dell' area umida di Mola e della zona dunale di Lacona. Peraltro, Barbetti, con il Bilancio preventivo 2005, nel quale, per la maggior parte dei casi, sono previsti interventi, come quelli appena citati, già proposti negli anni precedenti ma non ancora realizzati, conferma lo stallo in cui versa l'Ente Parco. In altre parole i progetti che il Commissario intende realizzare nel 2005 sono, perlopiù, interventi già previsti negli anni 2003 e 2004 e, ad oggi, non ancora attivati. Un caso a parte, però, è rappresentato dal risanamento della zona umida di Mola. Si tratta, forse, dell'intervento più significativo dal punto di vista naturalistico tra quelli proposti da Barbetti. Questo importante progetto doveva essere realizzato nel 2003, non è ancora stato attivato, eppure non risulta, a quanto sembra dal bilancio preventivo, tra quelli programmati nel 2005. Per quale motivo? Tale importante intervento, dunque, non verrà più realizzato? A questo punto anche per i Verdi, che dal 2002 affermano che Barbetti è l'uomo sbagliato al posto sbagliato, risulta incomprensibile un fallimento così palese della gestione commissariale. Infatti in un Ente Parco, il Commissario, al contrario del Presidente, non deve concordare con Giunta Esecutiva e Consiglio Direttivo, i progetti che vuole realizzare nell'Area Protetta. Si tratta di un vantaggio rilevante per un decisionista come Barbetti. Per non parlare, poi, del rapporto fraterno tra il Commissario e il Ministro Matteoli, che si sperava avrebbe garantito una migliore efficacia amministrativaad un Ente sottoposto alla costante vigilanza del Ministero dell'Ambiente. Non rimane che sperare che la Corte Costituzionale, alla quale si è recentemente appellata la Regione Toscana, metta fine al commissariamento.


panorama pitte e golfo di mola gavassa

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