Non finirà mai di stupirci il cabaret italiano (una volta si sarebbe detto avanspettacolo) che in questi tempi culturalmente grami riesce a sfornare costantemente personaggi o gruppi di grandissima levatura artistica. Una delle più importanti officine teatrali della nuova comicità del nostro paese ha assunto un nome assai singolare: "Istat" ed i comici ivi preparamo le gags più esilararanti. L'ultimissima che si sono inventati è la seguente: fingendosi degli esperti di scienze statistiche si presentano alle trasmissioni TV a dire che in italia nel 2004 i prezzi delle merci sono aumentati del 2% e i salari del 2,9% per cui tutti gli italiani sono più ricchi di circa un 1% rispetto all'altro anno. A questo punto c'è chi giustamente la prende a ridere, ma ci sono pure quelli che (poveri di spirito) si incazzano come belve non tollerando che si dicano facezie su uno stipendio o un salario che è diventato insufficiente ad arrivare alla fine del mese. E a quel punto come un tutti gli avanspettacolo del mondo l'impresario o butta in scena le ballerine scosciate tanto per fare movimento, o un vecchio cantate, noto e amato un tempo, ma ormai trombone e sfiatato che canta qualche canzone melensa e banale. Chi lo accompagna alla chitarra, consumato artista da sagre paesane e matrimoni, guarda con gli occhi dietro le quinte, a cercando qualcuno che gli dica quanto manca, perchè lui lo sa che prima quelli del loggione si romperanno i coglioni della solfa, e dopo arriveranno sul palco i gatti morti e i pomodori in lattina.