“Le recenti dichiarazioni sul rilancio dell’Aeroporto della Pila dei responsabili della Comunità Montana, in accordo con la regione Toscana, arrivano tardive, appropriandosi di primati e paternità inesistenti” Questo il commento del Vicepresidente del Consiglio Regionale della Toscana Leopoldo Provenzali e del Sindaco di Marciana Marina Giovanni Martini in merito al riconoscimento della “continuità territoriale” che dovrebbe essere sollecitato da Comunità Montana e Regione al Parlamento. “Già nel maggio 2003 – ha detto Provenzali – avevo chiesto alla Giunta Regionale, con apposita interrogazione urgente, se non ritenesse opportuno promuovere in sede una proposta di legge tesa ad accordare all’Elba il “diritto alla contiguità” già previsto per le principali aree insulari italiane. Sono passati nel frattempo quasi due anni e, nonostante numerosi interventi e solleciti, in ultimo nel Dicembre 2004, il governo regionale non è parso poi così attivo. Solo pochi giorni fa – ha proseguito Provenzali – l’Assessore Conti ha smentito in Consiglio la prospettiva di chiusura imminente dell’aeroscalo elbano . Tuttavia è adesso davvero curioso che Regione e Comunità Montana “scoprano” improvvisamente il principio di “contiguità territoriale” al fine di ridurre il costo dei trasportida e per l’Isola. Comunque meglio tardi che mai!” “I problemi di mobilità all’Isola d’Elba – ha dichiarato Giovanni Martini - non sono certo un fatto recente e se anche nessuno ha la bacchetta magica, sarebbe stato assai più produttivo che la Regione Toscana non avesse lasciato trascorrere molti anni, ormai 6, considerato che la legge istitutiva del diritto alla contiguità è del 1999. Per l’immediato occorre un progetto complessivo, all’interno di una strategia che metta in sinergia le energie economiche e istituzionali locali con quelle nazionali e comunitarie”. “E’ quindi necessario - ha concluso Provenzali – che Regione, Provincia, Enti Locali, banche, privati, si uniscano per creare una società in grado di acquistare l’aeroporto e rilanciarlo, anzitutto mettendolo in sicurezza. L’appello riguarda tutti coloro che sono interessati a non pregiudicare irrimediabilmente i flussi turistici dell’Elba, nonché il sacrosanto diritto alla mobilità dei residenti”.
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