Se la neve fosse calda e asciutta potrebbe anche piacerci: ma l'hanno fatta così terribilmente umida e diaccia che non ci è mai piaciuta. La nostra avversione verso la neve l'abbiamo maturata da bambini, durante la nevicata del '56 quando a Portoferraio i termosifoni si potevano contare (forse) in qualche decina di unità. All'epoca non c'era riscaldamento né nelle scuole né nelle case, e si stava tutti stivati in cucina accanto alla stufa a legna o accanto ad uno scaldino con la carbonella. Tutti gli anni d'inverno faceva un freddo becco, tutti gli anni ci venivano i geloni ai piedi (e chi l'ha più visti?) Ci ricordiamo inoltre che il primo passo che azzardammo sulle imbiancate lastre di granito di Via Guerrazzi, ebbe per conseguenza il più classico degli strofinoni, con gropponata e testata (noi abbiamo almeno l'alibi della capata presa da piccini, l'assessore no). Per questo non invidiamo per niente i fratelli del Giglio che ci dicono l'altro giorno sembrava Chamonix e meno che mai quei disgraziati rimasti bloccati a pipare dal freddo ore e giorni sulla Salerno - Reggio Calabria. Ora visto il trattamento che è stato riservato a quella povera gente dallo Stato e da tutti i protettori civili professionisti, compreso il capo, quello che va a letto coll'anfibi ai piedi e si fa il bidé con addosso la giacca a vento con tutti gli scudetti tricolori e i bordini patriottici, ci piacerebbe sapere cosa risponderebbero al seguente test: "Se, Piove = Governo Ladro, Nevica = ?"
sciarpa di lana