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Direttivo Ds più realista del re o papista?

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : domenica, 23 gennaio 2005

Siamo in fraterno disaccordo con la cultura sottesa al comunicato del Direttivo Ds di Portoferraio sulla Sales. Definire buona una concessione che per altri 10 anni (che forse diventeranno 20) consentirà il proseguimento dell’escavazione di Colle Reciso ci pare una dichiarazione più realista del re e poco rispettosa del travaglio che attraversa tuttora non solo i Verdi (che non ritengono di essere né ideologici né votati al preconcetto) ma buona parte della maggioranza che governa Portoferraio. Definire buona quella concessione è come dire che è un piacere andare dal dentista. Forse è il male minore, forse non se ne poteva fare a meno al punto in cui si era arrivati, ma buona proprio no. Buono sarebbe stato o sarà, un giorno, salvare da un lato l’ecosistema di Colle Reciso (già ferito nel nome) ripristinandolo in maniera definitiva dal punto di vista ambientale e garantendo dall’altro le esigenze di materiali per l’ edilizia necessaria e legale (ricordandoci che è l’ambiente il volano principale dell’economia turistica, non il mattone). L’“accordo“ non è buono perché la politica che governa Portoferraio (noi Verdi compresi) non è stata in grado di dire quando finirà la coltivazione della cava: ci siamo salvati l’anima, forse, con l’impegno, all’ultimo minuto, di una commissione scientifica che valuti tutti gli aspetti di impatto ambientale diretto e indiretto di questo pesante e lungo intervento sull’ambiente e sul paesaggio. Dobbiamo dirlo con onestà prima di tutto a noi stessi. Cos’è più ideologico e preconcetto quindi, decidere di impiegare i prossimi cinque anni per costruire alternative praticabili a questa cava (salvando i posti di lavoro con una riconversione) o dare per scontato, oggi, che alternative non vi sono? E, si badi, alternative alla cava di Colle Reciso non significa per forza altre cave all’Elba, può significare favorire il massiccio riciclo degli inerti, contributi a coprire il maggior costo di materiali(migliori) provenienti da cave esterne in aree di minor pregio ambientale, utilizzo di tecnologie e materiali di bioedilizia e per il risparmio energetico in grado di recuperare eventuali maggiori costi dei materiali esterni, l’edificazione dello stretto necessario, il recupero edilizio piuttosto che il nuovo, ecc. Quel che ci pare inaccettabile (e che per fortuna non ci è sembrato aleggiare nella discussione in Giunta) nel comunicato della segreteria Ds, è quel pistolotto finale: “..evitare in futuro, su altre questioni che riguardano lo sviluppo economico ed urbanistico della città, inutili polemiche o prese di posizione preconcette e ideologiche”. Ci preoccupa non poco infatti questa cultura da “non disturbate il manovratore”, della serie “voi che non sapete governare, che l’economia è cosa da grandi“ ci sembra, come dire, un tantino preconcetto ed ideologico pensare di essere quelli che sullo sviluppo economico ed urbanistico della città hanno l’ unica verità disponibile in tasca, infallibili come il Papa.


colle  reciso

colle reciso