In relazione a quanto pubblicato sulle Testate giornalistiche il giorno 20/01/2005, l’Azienda Usl 6 Livorno – Zona dell’Elba tiene a precisare quanto segue: In data 20-01-2005 sono stati rinviati dalla nostra Ortopedia 3 interventi di “elezione”, procrastinabili senza danni per i pazienti, a causa di una imprevista ed improvvisa assenza di un infermiere di sala e di un Operatore Socio Sanitario. La seduta operatoria non è comunque stata “annullata” come riportato da alcune Testate, dal momento che sono stati correttamente eseguiti interventi non procrastinabili fra cui la sintesi femorale di una frattura patologica. Questa azienda tiene a precisare inoltre che i tre pazienti sono stati tempestivamente avvisati e si è concordata con loro la data dell’intervento prima di procedere quindi alla dimissione. Non è inoltre corretto far riferimento ad una situazione di sottoorganico del nostro blocco operatorio, giacché da anni si è attestato in accordo con i responsabili delle strutture su 8 unità costanti nel tempo (9 per l’anno 2003, al fine di formare un sostituto in previsione del pensionamento di un infermiere). Attualmente sono presenti 7 unità, per assenza di una infermiera in malattia. E’ altresì importante ricordare che le sedute operatorie si sono sviluppate fino ad oggi a pieno regime, senza interruzioni e con la massima collaborazione tra il personale Medico, di Sala, di Reparto e della Radiologia, e che l’evento accaduto è stato determinato da coincidenze negative in modo assoluto non prevedibili, come dimostra la stessa programmazione di sala operatoria (sarebbe altrimenti stato illogico programmare una seduta operatoria sapendo che non sarebbe stato possibile effettuarla). L’organico attuale permette una corretta turnazione giornaliera, ma fa entrare in difficoltà l’organizzazione nel caso in cui si verifichino assenze non prevedibili. Ancora, la ridotta flessibilità nell’utilizzo del personale, non permette di utilizzare al meglio infermieri provenienti da un altro reparto in quanto gli operatori di sala operatoria hanno una formazione specifica che li specializza in maniera diversa da quelli impiegati nelle degenze. L’Azienda Usl, consapevole di questa realtà, nelle riunioni di pre-budget, che sono state fatte nelle ultime settimane, aveva già previsto l’incremento di 1 infermiere per il blocco operatorio di Portoferraio, in vista anche dell’aumento programmato di attività operatoria (150-200 cataratte all’anno, attivazione della laparoscopia) e della endoscopia, per alcune centinaia di ore all’ anno. La Direzione Sanitaria aveva peraltro già provveduto ad individuare un infermiere di sala operatoria di alta professionalità, con esperienza in funzioni di coordinamento per un “comando” di circa 6 mesi da altro Presidio, in servizio già dalla prossima settimana.. Per quanto concerne la situazione del nostro Pronto Soccorso è importante ricordare come la dotazione infermieristica sia salita, per il periodo invernale, da 6 unità a 7 nel 2003, fino ad arrivare alle 9 attuali, con un aumento di oltre il 33% in meno di due anni, mentre per il periodo maggio-settembre si registra un incremento che ha portato ad avere 14 infermieri contro i 10 del 2002. Il numero medio di accessi giornalieri alla struttura si attesta durante l’autunno-inverno sui 28-33 casi complessivi, il che rende assolutamente superfluo il ricorso al triage, dal momento che non vengono registrate situazioni particolari di sovraffollamento. Chiunque acceda al Pronto Soccorso nel periodo invernale dell’anno trova la compresenza di almeno 2 infermieri, 1 medico e un OSS al mattino e al pomeriggio, di 1 infermiere, 1 OSS e 1 medico la notte (senza dimenticare la presenza del medico di continuità assistenziale): tale dotazione si è rivelata più che sufficiente a soddisfare la domanda territoriale. Va inoltre tenuto presente che, per far fronte ad emergenze particolarmente impegnative, tutta la struttura ospedaliera (ed eventualmente l’elisoccorso) è in grado di intervenire in tempo reale. Per finire, è giusto far riferimento anche alla dotazione infermieristica complessiva della Zona Elba di questa azienda sanitaria. Siamo partiti, nel 2000, da una situazione che prevedeva 143 infermieri in servizio. Con un costante aumento di anno in anno, al 31/12/2004 possiamo registrare un aumento di 24 unità, con 167 infermieri adesso operativi tra ospedale e territorio. Certo l’incremento ed il perfezionamento delle varie attività assistenziali e operatorie ha comportato un corrispondente incremento di organico, ma è importante far presente quanto l’aumento sia stato diffuso tra le varie realtà aziendali e non soltanto limitato ad alcuni settori in espansione. E’ d’altra parte innegabile, come già accennato, quanto l’Elba al pari di tutte le strutture non sovradimensionate, presenti una qualche rigidità all’interno dei reparti, che possono soffrire nell’immediato l’imprevista e improvvisa assenza di alcune figure professionali. L’impegno programmatico aziendale, in ultima analisi, resta in ogni caso quello di potenziare il più possibile l’attività ospedaliera isolana, anche attraverso quella serie di interventi (cataratta, laparoscopia…) già espressi poco sopra.
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