“La sortita di Berlusconi sull’ipotesi di un ritorno al nucleare per far quadrare le bollette energetiche dell’Italia, è la dimostrazione che questo Governo non ha alcuna politica energetica da mettere in campo”. Così Roberto Della Seta commenta le dichiarazioni di Berlusconi sul problema energia nel nostro Paese. “Non si spiega altrimenti - continua Della Seta - perché ogni volta che si parla di come risolvere il problema energetico in Italia, si ritorni a parlare anche di nucleare. Forse è il caso di ricordare al presidente del Consiglio che il nucleare, non solo è stato bandito per volontà dei cittadini italiani con un referendum, ma che la brevissima stagione atomica ha lasciato nel Paese un enorme problema: le scorie che l’Italia non sa dove smaltire e che hanno costi elevatissimi per la messa in sicurezza. Ci auguriamo dunque che Berlusconi, così come tutti i nostalgici dell’atomo - conclude Della Seta – smettano di sollevare polveroni sulla questione e attuino una seria politica che punti sul risparmio e sulle fonti rinnovabili, uniche risposte efficaci per combattere l’inquinamento, rispettare il Protocollo di Kyoto e perseguire l’indipendenza energetica del nostro Paese”. "E' evidente che il Governo, se non vuole rischiare rivolte popolari come quelle di Scansano Ionico, dovrà fare le centrali nucleari in posti isolati e deserti, non vorremmo - dice Umberto Mazzantini, Portavoce di LEGAMBIENTE Arcipelago Toscano - che qualche imitatore buontempone, per compiacere il Premier, ritirasse fuori la centrale nucleare a Pianosa che venne ipotizzata negli anni '80. E non ci dimentichiamo nemmeno che nei siti appetibili per le discariche nucleari della prima indagine del Governo c'era anche il promontorio di Calamita. L'Arcipelago Toscano e l'Italia hanno bisogno di ben altro, le nostre isole sono tra i luoghi più vocati per il solare e l'eolico e proprio di questo discuteremo il 29 gennaio a Portoferraio con amministratori ed esperti".
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