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Urbanistica: si riapre la grande partita (1^ parte)

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : martedì, 18 gennaio 2005

Martedì il Consiglio comunale di Portoferraio cancellerà definitivamente il regolamento urbanistico redatto dall'Architetto Sandra Maltinti per conto dell'amministrazione Ageno. Verrà posta così la parola fine ad una delle vicende più difficili della storia amministrativa portoferraiese, culminata con i provvedimenti giudiziari ormai noti. L'inchiesta è pesante, tanti e gravi i reati contestati alla presunta associazione a delinquere guidata dall'imprenditore Nocentini (secondo le accuse del PM Pennisi). Al centro gli affari legati all'assetto urbanistico della città ed allo sviluppo della grande distribuzione commerciale. Il tutto condito da ipotesi di violenza privata, concussione, abuso in atti d'ufficio, voto di scambio, falso, etc. Alcuni atti amministrativi approvati negli ultimi anni avrebbero favorito, secondo la richiesta di rinvio a giudizio, alcune operazioni imprenditoriali. Si tratta del c.d. Piano dei porti - già annullato - del regolamento urbanistico - sospeso e ormai prossimo all'annullamento - e del Piano di rivitalizzazione della rete distributiva (leggi piano del commercio) invece ad oggi vivo e vegeto. Insomma, il business a Portoferraio ruoterebbe intorno alla grande distribuzione e all'urbanistica. Niente di nuovo. E' da sempre così in molte contrade della parte ricca del Globo. Ma a poche ore dal voto in consiglio sulla cancellazione del regolamento Ageno-Maltinti è opportuno chiedersi soprattutto che cosa accadrà dopo. E non parliamo tanto dell'iter del nuovo piano regolatore (al di là dei tanti protocolli d'intesa, la trafila sarà la solita) ma di come le forze “reali” del tessuto socio economico cercheranno di indirizzare le scelte fondamentali. Cosa c'è in ballo a Portoferraio ? Sicuramente è ancora aperta la partita della grande distribuzione. L'imprenditore dominante, il Gruppo Nocentini, ha i suoi guai ma per il momento non pare avere ceduto quote di mercato al diretto concorrente, la Coop, che ci riferiscono in costante calo di fatturato. E comunque ormai i due leaders si stanno spartento i soliti clienti, almeno per il settore alimentari a prezzo pieno. Diverso il discorso se parliamo di “discount”, settore nel quale ancora c'è spazio commerciale considerando anche che il futuro del Dico è tutt'altro che certo, legato com'è alle vicende giudiziarie dell'immobile in cui si trova (Pacaelmo). E sta ormai per aprire un nuovo “discount” della catena Eurospin. Sono state già presentate al Comune le licenze da accorpare per creare la nuova “struttura di medie dimensioni”(tra le quali pare quella del negozio Panelba di fronte alla banchina dell'alto fondale). Nocentini sarebbe furibondo per la possibilità che Eurospin apra le porte proprio di fronte il Conad Superstore, ma per impedirlo l'unica strada che ha davanti è quella di tirare in ballo eventuali irregolarità urbanistico-edilizie che però riguarderebbero quasi tutte le attività del PIP Antiche Saline, compresa forse anche qualcuna del Gruppo stesso. Ma sullo strumento urbanistico prossimo futuro difficilmente Nocentini tenterà di influire, né per lui sarebbe consigliabile provarci “in contemporanea” allo svolgimento di un processo penale che pare più che probabile (l'udienza preliminare nella quale sarà esaminata la richiesta di rinvio a giudizio si terrà l'8 febbraio). La Coop sta invece progettando un nuovo negozio nel quale espandere soprattutto il “reparto extra-alimentari”(abbigliamento, elettronica, etc.). E le ipotesi sarebbero due. La prima vedrebbe l'ampliamento dei locali attuali verso il campo di calcio della Bricchetteria (finanziando la costruzione di un nuovo impianto in altra sede). Molto più appetibile la seconda. Non è un mistero che Esaom e Coop sarebbero pronte a proporre un nuovo grande negozio nei terreni del cantiere posti in prossimità della rotonda di Ponte del Brogi. Di fronte al Conad Superstore. L'operazione rientrerebbe nel più vasto progetto immobiliare che Esaom vorrebbe attuare nelle aree di sua proprietà portando a termine una “sanguinosa” ristrutturazione aziendale (per i lavoratori e la città). Migliaia di metri quadri di appartamenti per vacanze e un centro commerciale, a discapito dell'attività cantieristica. Un grande porto turistico da quasi 800 posti barca. Un'operazione insomma molto simile a quella livornese della STU di “Porta a mare”. Portata avanti dalla Azimut Benetti. Ma anche Coop si dovrà muovere con cautela, vista la presenza nel Consiglio comunale Portoferraiese di un suo consigliere d'amministrazione, ovvero il Presidente della Comunità Montana Alessi, personaggio che difficilmente acconsentirebbe alla convivenza con un così evidente conflitto d'interessi. Ma Esaom non ha gli stessi problemi, Scelza (già amministratore delegato) è in pensione e in Comune comunque si vede proprio poco. Al contrario dei responsabili attuali di Esaom che vengono avvistati nelle anticamere di Assessori e Sindaco con frequenza almeno settimanale. Insomma, a Portoferraio le licenze ci sono e le aree disponibili anche. La partita è aperta. (Fine prima parte)


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loppa zona industriale antiche saline portoferraio panorama

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