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Controcopertina - Provenzali e Fuligni: il servizio ambulanze resti ai volontari

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : martedì, 18 gennaio 2005

“Le associazioni del volontariato della provincia di Livorno rischiano di vedersi togliere il servizio di trasporto sanitario, quello con ambulanze, se tali servizi saranno affidati mediante gare di appalto pubbliche come ha deciso la Commissione dell’Unione Europea”. Lo dichiarano il Vicepresidente del Consiglio Regionale Leopoldo Provenzali ed il Consigliere provinciale Ivo Fuligni, membro della Commissione volontariato. “In Toscana ed in particolare all’Isola d’Elba,” spiegano i due esponenti azzurri “tali servizi sono affidati dalla Regione alle Associazioni del Volontariato, a seguito di stipula di un’apposita convenzione in deroga alla normativa sugli appalti pubblici, preso atto dell’importanza e della delicatezza del settore della sanità e dei servizi sanitari nei quali, da anni, operano nella nostra regione le associazioni del volontariato con tutto il loro carico di esperienza, affidabilità, sensibilità ed umanità”. Secondo Provenzali “è opportuno che i servizi alla persona non vengano posti sullo stesso piano di altri che nulla hanno a che vedere con la sanità. Pertanto, se da una parte gli appalti pubblici sono l’espressione di una maggiore partecipazione e libertà e di una maggiore trasparenza, dall’altra, dobbiamo considerare l’importante ruolo svolto dal volontariato nella nostra regione”. “Del resto” prosegue ancora Provenzali “non dobbiamo dimenticare che il volontariato non agisce per profitto, è diffuso su tutto il territorio nazionale e da sempre ha svolto e svolge le proprie funzioni come è nelle tradizioni di solidarietà e di efficienza”. “I servizi che riguardano la Sanità” sottolinea Fuligni “non possono essere considerati alla stregua del trattamento dei rifiuti urbani o della fornitura di materiali ad enti pubblici. E’ fondamentale, allora, trovare il modo perché a tali servizi venga data l’importanza che essi meritano e, pertanto, svincolarli dalle regole generali previste dalla Commissione Europea”. “Il volontariato in Toscana, ed all’Isola d’Elba” concludono Provenzali e Fuligni “non ha l’uguale in altre regioni e, quindi, è necessario che esso possa continuare a svolgere il suo importante ruolo a favore delle popolazioni”.


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